GINEVRA - «Siamo pronti a scendere sotto al 50% di Opel, se sarà necessario». Fritz Henderson, direttore generale e numero due della General Motors, ha aperto per la prima volta a una cessione del controllo dell'azienda tedesca, che costituisce il nocciolo delle attività europee del colosso Usa. Gm ha presentato lunedì al Governo tedesco il piano di risanamento di Opel. chiedendo a Berlino un sostegno finanziario fino a 2,6 miliardi di euro. "Altrimenti - ha detto - Opel potrebbe finire i soldi all'inizio del prossimo trimestre e dichiarare l'insolvenza". A rischio sono i 50mila posti di lavoro di Gm in Europa (di cui metà in Germania) più quelli dell'indotto, pwer un totale che secondo il numero uno di Gm in Europa Carl Peter Forster potrebbe arrivare a 300mila persone.
In un'affollata conferenza stampa in occasione del Salone dell'Auto di Ginevra, Henderson ha detto che i negoziati con il Governo di Angela Merkel potrebbero durare "giorni o settimane" e ha aggiunto che Gm sta trattando anche con altri Paesi, da quello spagnolo (che ha già concesso garanzie per 200 milioni) a quello inglese. "D'altra parte è difficile immaginare - ha detto - che i tedeschi ci finanzino senza pretendere una partecipazione anche degli altri Governi interessati.
Nessuna trattativa, invece, con investitori privati: "In questa fase richiederebbe troppo tempo, e preferiemo concentrarci sui Governi" ha spiegato Forster, il quale ha ribadito che "per ora non sono previste chiusure di impianti" nonostante un eccesso di capacità produttiva pari al 30%, ovvero equivalente a tre stabilimenti. Il manager ha aggiunto che sarà "molto difficile" riuscire a raggiungere l'obiettivo di risparmiare 1,2 miliardi di euro attraverso misure più soft come le dimissioni incentivate, la riduzione del tempo di lavoro e perfino "significativi tagli ai salari". L'esito finale dipenderà dai negoziati attualmente ion corso con i sindacati.